martedì 4 ottobre 2011

Diarree estive e non.

L'anziano spesso fatica a masticare. Pochi denti, dentiera, poca propensione a masticare. Lo zinco contenuto in certe paste "fissa dentiera" usate in eccesso, può provocare coliti e bruciori di stomaco. La buccia di certi pomodori è studiata apposta per evitare che marciscano in fretta, quindi è particolarmente resistente anche agli acidi gastrici dello stomaco dell'anziano. Buccia, semi e formaggi fermentati (talvolta anche il semplice latte, e non solo il gorgonzola) possono essere nemici dell'anziano. E' preferibile evitare uva, pomodori, pere, prugne, o comunque limitarne possibilmente l'assunzione, cercando di capire qual'è l'alimento mal tollerato, provandoli separatamente, uno ad uno. La diarrea porta poi via con se l'efficacia delle terapie in uso, e i sali minerali (primo fra tutti il potassio utile ai muscoli) la cui perdita indebolisce l'anziano.
Se la diarrea è frequente, il medico va allertato. I problemi potrebbero nascondere situazioni più serie, non solo coliti, magari croniche, ma anche batteri nefasti e difficili da debellare (clostridium difficile, per esempio)
Sotto controllo medico, a mio padre è stato suggerito il Diosmectal, che va preso dopo o meglio lontano dai pasti, e comunque lontano dalle ore solite dei medicinali. Si presenta come una polvere bianca in bustina. A mio padre è stata consigliata la somministrazione di 3 buste da 3 gr. al giorno, (ma si può arrivare anche a 6, come dose di attacco, giusto per capire la buona tollerabilità del preparato) per una settimana. 
E' un farmaco, va preso solo dietro prescrizione e controllo medico, soprattutto perchè il medico curante è a conoscenza delle altre terapie in uso.
Il preparato serve a dare consistenza, a compattare, a "formare" e ad "asciugare" le feci in transito nell'intestino.
E' buona cosa integrare il medicinale con una dieta appropriata, almeno per qualche settimana. Pane, patate e carote lesse, banane ... aiutano molto.

lunedì 3 ottobre 2011

Prevenire le irritazioni

Quando le creme idratanti non bastano più occorre provare altre soluzioni.
I pannoloni "scaldano" e generalmente sono generatori di umidità. La soluzione fai da te non è mai consigliabile. Il medico puo' sempre suggerire un antibatterico, un antibiotico, qualcosa contro i funghi o la soluzione più blanda ma in situazioni specifiche quella più comunemente adottata, una pasta allo zinco.
Prevenire è meglio che curare. La plastica di contenimento dei pannoloni, cuscini inadeguati, la staticità propria dell'anziano accompagnata alle perdite d'urina, deteriorano la pelle, costringendo poi a supporti infermieristici specifici per sanare ferite spesso profonde e molto difficili da guarire.
Quando si forma una piaga, l'infermiere toglie prima tutto il marcio poi con pozioni specifiche (a volte anche empiriche, a volte dopo aver fatto un tampone sulla ferita per capire quale batterio la abiti) cerca di preparare il tessuto alla sua ricostruzione naturale (spesso mesi di applicazioni).
Quando il problema è di solo rossore da irritazione, uso la pasta allo zinco (nello specifico uso quella "dermoprotettiva per adulti", prodotta da Eurospital per l'uso su anziani). Lo zinco da solo crea già una buona barriera protettiva. Quella che uso me l'ha suggerita un farmacista ma non è l'unica che impiego. Per adesso mi sono sempre evitato un infermiere a casa tre volte la settimana.